Questo aneddoto mi richiama il tema del prossimo incontro nazionale, sulla pietra in cammino, che per alcuni diventa d’inciampo e motivo di scandalo, per altri una sorpresa carica di significato. The aim is to commemorate of the lives lost by Jews, Roma gypsies, political prisoners, homosexuals and others to German National Socialism and the Nazi concentration camps of World War II. Esse commemorano le vittime lombarde della persecuzione del regime nazista nell'ambito di un'iniziativa dell'artista tedesco Gunter Demnig estesa a tutta l'Europa. Dati legali: Pietra d'inciampo Cenni biografici Pietra di Inciampo in Via Milazzo 4, a Milano. P. IVA 07749100157 Questo sito è stato realizzato grazie al contributo economico di Tikkun Srl (Milano) e al patrocinio della Associazione Culturale Milano Loves You, Tutte le opinioni espresse e i dati contenuti sono responsabilità di Proedi Editore. In Italia, le prime “Pietre d’Inciampo” furono posate a Roma nel 2010, a Milano nel 2017 ed attualmente se ne trovano a Bolzano, Brescia, Genova, Chieti, Gorizia, L’Aquila, Livorno, Meina, Merano, Milano, Novara, Ostuni, Prato, Premolo, Ravenna, Reggio Emilia, Siena, Stresa, Teramo, Torino, Venezia e Viterbo. La borsa conteneva molte monete d’oro e una lettera scritta dal re che diceva che quell’oro era per la persona che avesse rimosso la pietra dalla strada”. Il 14 gennaio 2013 ne verrà posta una per il prof. partigiano Gioacchino Gesmundo, arrestato dai nazisti il 28 gennaio del 1944, in seguito ad una delazione. Qualsiasi termine ritenuto non adatto rendera' impossibile l'invio del commento. Domenica 13 gennaio, alle ore 10, verrà posta una “pietra d’inciampo” fuori dalla scuola “Filippo Mordani” di Ravenna, per ricordare Roberto Bachi, un bambino ebreo che nell’istituto ha studiato (con profitto) dal 1937-1938. Una pietra in via del Cestello 4 ricorda Mario Finzi. «Non è certo una gioia, lo faccio perché è importante ricordare». A Roberto fu attribuito il numero 167973. La prima pietra d'inciampo nella regione è stata collocata il 29 gennaio 2012 … Non e' possibile inserire link a siti web o indirizzi e-mail. per lavorare. L’ultima resistenza nota di Roberto e della sua famiglia fu Parma, poi lui e il padre vennero fermati a Torrechiara (PR), detenuti a Milano e infine mandati al campo di concentramento tedesco in Polonia il 6 dicembre ’43. La madre non era con lui e il marito al momento del loro arresto. Esse commemorano il destino delle vittime liguri della Shoah e di altre vittime del regime nazista. Pietra d’Inciampo in Via Catullo, 10. Nella Capitale ne sono state poste altre 26 quel giorno, 54 nel corso del 2011, e ben 72 nel gennaio 2012. L’editore ha come scopo la divulgazione degli argomenti trattati e concede libero accesso e diritto di riproduzione dei contenuti con l’esclusione di quelli coperti da copyright di altri. Via Ezio Biondi 1, 20154 Milano, Direttore Responsabile: Andrea Jarach andrea.jarach@gmail.com Ad appena 16 anni, Melchiorre De Giuli partecipa con le Berrette Rosse del ras C. Forni, operanti nel Pavese, all’aggressione al deputato socialista Maffi davanti al «Demetrio» di Rimane una sua tremenda lettera ad un’amica, lettera in cui Ines scriveva:“Seppi da un amico del loro arresto e che venivano portati via in treno – corsi alla stazione e vidi il treno già lontano – caddi svenuta sul marciapiede – non li ho visti più, non ne ho più saputo nulla”. Cernobbio, una pietra d'inciampo per nonna Corinna La dedica di Milano alla donna che salvò la famiglia aiutandola a fuggire in Svizzera ma poi fu … Ferruccio Codè nasce a Reggio Emilia il 19 maggio 1910 da Luigi e Giuseppina Codè: ad 8 anni resta orfano di padre e la madre, rientrata a Milano, provvede a lui e ad altre due sorelle lavorando in un negozio di alimentari. Il piccolo Roberto Bachi nacque a Torino il 12 marzo 1929. Le Pietre d’inciampo sono dei particolari sanpietrini, messi quali segni tangibili delle deportazioni compiute dai nazisti negli ultimi anni della seconda guerra mondiale. Il municipio I accoglie ufficialmente 220 pietre d'inciampo intitolate a singole persone, oltre ad 1 pietra intitolata all'Arma dei Carabinieri. Il bambino non tornò più e la data della sua morte è ignota ( fu comunque nell’autunno del 1944, ad Auschwitz-Monowitz). Pietre d’inciampo, or stolpersteines to give them their original German name, were first conceived by Berlin artist Gunter Demnigback in 1993 as a quiet, unassuming but vital art project. La posa di altre “pietre d’inciampo” è prevista nella Capitale in questo mese, alla presenza di Gunter Demnig. La targa reca il suo nome, l’anno di nascita, la data e il luogo di prelevamento forzato e, se nota, anche la data di morte della persona: una persona che altrimenti sarebbe rimasta al massimo un numero, come avrebbero voluto i nazisti. una “Pietra d’Inciampo” davanti all’abitazione di Lucia Finzi, ebrea deportata ed uccisa ad Auschwitz. Il progetto “Pietre d’inciampo” fu ideato anni fa dallo scultore tedesco Gunter Demnig: le Stolpelsteine sono piccoli blocchi di cemento, simili ai nostri sampietrini. Da quel momento Demnig si dedica a costruire il più grande monumento diffuso d’Europa, attraverso l’installazione di “Pietre d’Inciampo”, sampietrini di piccole dimensioni, sui marciapiedi davanti alle abitazioni delle vittime delle persecuzioni naziste, qualunque ne fosse la ragione. Domenica 13 gennaio, alle ore 10, verrà posta una “pietra d’inciampo” fuori dalla scuola “Filippo Mordani” di Ravenna, per ricordare Roberto Bachi, un bambino ebreo che nell’istituto ha studiato (con profitto) dal 1937-1938. Le pietre d'inciampo (in tedesco Stolpersteine) sono un'iniziativa dell'artista tedesco Gunter Demnig per depositare nel tessuto urbanistico e sociale delle città europee una memoria diffusa dei cittadini deportati nei campi di sterminio nazisti. 2 giugno 2019 – Tutti in bici a visitare le pietre d’inciampo del Municipio 4 17 febbraio 2019 – Ogni Pietra una Storia Posa Pietre d’inciampo – 30 e 31 gennaio 25 Gennaio 2019 – Milano, Piazzale Beccaria Milano: Municipio 4 – 31 Mappa Pietre d'inciampo - Milano Gunter Demnig L’episodio decisivo avviene a Colonia nel 1990 , quando un cittadino contesta la veridicità della deportazione nel 1940 di 1000 sinti della città renana, in occasione dell’installazione di un’opera scultorea per ricordarne la persecuzione. L’11 ottobre 1937 arrivò a Torino con la madre Ines e il padre Armando, il quale era stato trasferito dalla carica di capo di Stato maggiore del comando d’armata di Torino, per assumere il comando della divisione di fanteria Rubicone di stanza a Ravenna. 3 Posa delle Pietre d’Inciampo a cura di Gunter DemnigLunedì 12 gennaio 2015 Adro via Cavour, 19 - ore 8.45 Pietra d’inciampo di Attilio MenaBrescia Via Niccolò Tartaglia, 47 - ore 10 Pietra d’inciampo di Pietro PiastraContrada del Die Liste der Stolpersteine in der Provinz Ravenna enthält die Stolpersteine, die vom Kölner Künstler Gunter Demnig in der Provinz Ravenna verlegt wurden. Nell’atrio della scuola Mordani è già stata eretta in ricordo di Roberto una lapide, scoperta il 27 gennaio 2003, il Giorno della Memoria di quell’anno. Venti “pietre d’inciampo“ sono state divelte e rubate nella notte tra il 9 e il 10 dicembre a Roma, in via Madonna dei Monti numero 82, nel centro storico. A partire dal 1992 le pietre, completate da una targa d’ottone Le pietre d’inciampo sono un progetto artistico e memoriale di Gunter Demnig, che all’inizio degli anni Novanta del Novecento si è posto l’obiettivo di installare una pietra d’inciampo in memoria di ogni persona perseguitata e Gunter Demnig quotes the Jewish Talmud when … Sicuramente, in pochi sappiamo cosa sono le “pietre d’inciampo”. Le cinque pietre in via Rimesse 25 ricordano la famiglia Baroncini. Due pietre, in via Le pietre sono proprio in memoria degli ebrei uccisi, che sono stati la maggioranza, ma anche in ricordo di omosessuali, disabili fisici e mentali, rom, sinti, zingari, testimoni di G., pentecostali ecc. La pietra verrà posta in Via Licia 56 a Roma, dov’era situata la sua casa, nella quale aveva ospitato la redazione clandestina del “L’Unità” e l’arsenale dei Gruppi di Azione Partigiana Romani (Gap). Una Pietra d’Inciampo è una piccola targa in ottone posta davanti alle abitazioni delle vittime dell’Olocausto dall’artista Comitato per le pietre d'inciampo Liliana Segre, sopravvissuta al lager di Auschwitz e, dal gennaio 2018, senatrice a vita, unitamente a tredici Associazioni legate alla memoria della Resistenza, di tutte le Deportazioni, dell'Antifascismo, l'8 settembre 2016 ha fondato il "Comitato per le Pietre d’Inciampo - … Proedi Editore, di Proedi Comunicazione srl Tutti perseguitati dal nazismo. *Per inserire un commento devi specificare il tuo nome e cognome ed il testo del commento. 117139 - QR-code realizzato a pietra d’inciampo per Roberto Bachi – Ravenna Una mattonella in mosaico raffigurante un QR- CODE che inquadrato con qualsiasi smartphone o tablet rinvierà alle videointerviste degli ex-compagni di Roberto Bachi, per ricordare la sua storia. Viene apposta per terra in modo che, se qualcuno si trova a passare per quella via, davanti a quella casa, deve per forza “inciampare” in quella targa, in quel nome, in quelle date commemorative di chi lì viveva, prima di essere portato via dalla Shoà. Qualsiasi tag HTML verra' rimosso dal sistema. La piccola pietra di ottone chiama ciascuno di noi che, parafrasando Primo Levi, “viviamo sicuri nelle nostre tiepide case e tornando a casa a sera troviamo cibo caldo e visi amici” a riflettere su quanto sia importante “ricordarsi di ricordare” e vigilare perché ciò che è accaduto non si ripeta. Le pietre d'inciampo (Stolpersteine) sono un monumento ideato e realizzato dall'artista tedesco Gunter Demnig per tenere viva la memoria delle persone deportate nei campi di … L’episodio decisivo avviene a Colonia nel 1990, quando un cittadino contesta la veridicità della deportazione nel 1940 di 1000 sinti della città renana, in occasione dell’installazione di un’opera scultorea per ricordarne la persecuzione. Venne arrestato dai tedeschi assieme a Roberto il 17 ottobre 1943, e probabilmente mandato subito nelle camere a gas appena arrivato ad Auschwitz-Birkenau, in quanto considerato ormai anziano (60 anni !) Le prime posate in Italia, il 28 gennaio 2010, hanno voluto ricordare Grazia Di Segni, Ada e Giuditta Spizzichino e Rossana Calò, che vivevano in Via della Reginella nel cuore del Ghetto ebraico di Roma. Un semplice sampietrino quindi, come i tanti che pavimentano le strade delle nostre città, ma dalla forza evocativa senza precedenti, perché collocato davanti all’abitazione dei deportati: da lì sono stati prelevati, strappati ai loro affetti e alle loro occupazioni, per essere uccisi senza ragione, finiti in cenere o in fosse comuni, privando così i famigliari e i loro discendenti persino di un luogo dove ricordarli. Le Pietre d’inciampo sono una iniziativa dell’artista tedesco Gunter Demnig in memoria di cittadini deportati nei campi di sterminio nazisti, aperta in diversi paesi europei. Dove sono le pietre d’inciampo? Si tratta di una piccola targa in ottone (10 x 10 cm) a scopo commemorativo posta su un sanpietrino, che l’artista berlinese Gunther Demning installa in tutta Europa davanti alle case in cui le persone La lista delle pietre d'inciampo in Lombardia contiene l'elenco delle pietre d'inciampo (in tedesco Stolpersteine) poste in Lombardia. Pietra d’Inciampo in Via Principe Eugenio, 15 Mappa Pietre d'Inciampo Lista Pietre d'Inciampo Giovanni Dolfi nasce a Milano il 8 marzo 1914, sesto ed ultimo figlio di Francesco ed Ermelinda Paganelli. Responsabile Redazione: Patrizia Masnini pmasnini@proedi.it. L’iniziativa di crearle (chiamandole con il termine Stolpersteine) è stata dell’artista tedesco Gunter Demnig ed è stata attuata in diversi Paesi europei a cominciare dalla stessa Germania (la prima “pietra” è stata posta a Colonia nel 1995), poi in Austria, Ungheria, Ucraina, Cecoslovacchia, Polonia Paesi Bassi e Italia. Egli è stato torturato per 40 giorni dagli uomini di Kappler e Priebke e poi ucciso alle Fosse Ardeatine. Armando Bachi aveva partecipato come maggiore e tenente colonnello di artiglieria alla Prima Guerra Mondiale e in seguito aveva ricevuto la croce di guerra al valor militare ed altre decorazioni per la sua attività. Poi ancora in altre città italiane. La proposta è stata avanzata con forza dall’ “Associazione per l’Amicizia Ebraico-Cristiana di Ravenna” e in particolare dalla sua presidente, Maria Angela Baroncelli, e rientra tra le molteplici iniziative della città romagnola in occasione della Giornata della Memoria. Le pietre d'inciampo restituiscono la storia personale, ridanno nome a chi ne fu privato per via dell'applicazione dell'ideologia nazifascista e ricostruiscono, al tempo stesso, la storia delle città secondo i diversi luoghi da cui furono costretti ad allontanarsi o in cui vennero arrestati, o in cui risiedevano prima di scegliere la lotta partigiana, i deportati nei Lager nazisti. La lista delle pietre d'inciampo in Liguria contiene l'elenco delle pietre d'inciampo poste in Liguria. Il sito www.pietredinciampo.eu non ha alcun rapporto ufficiale con Associazioni o Comitati che vi sono menzionati a puro titolo informativo, Una iniziativa senza precedenti, che ha superato presto i confini della Germania in virtù della sua originale funzione di, La piccola pietra di ottone chiama ciascuno di noi che, parafrasando Primo Levi, “, – Origini e significato dei Stolpersteine. Sono piccole targhe della dimensione di un sampietrino ( 10 x 10 cm), poste fuori dalla casa di una persona che vi ha abitato per ricordarne la deportazione nei campi di concentramento nazisti. Sette pietre in strada Maggiore 13 ricordano la famiglia Calò. Gunter Demnig è l’ artista tedesco che ha ideato le Pietre d’ Inciampo, le piccole targhe da selciato dedicate a quanti furono uccisi nei campi di concentramento nazisti. L’incisione, sulla superficie superiore di ottone lucente, ne ricorda nome e cognome, data di nascita, data e luogo di deportazione e data di morte, quando conosciuta. Diese Provinz befindet sich in der italienischen Region Emilia-Romagna.. Le pietre d'inciampo (in tedesco Stolpersteine) sono un'iniziativa dell'artista tedesco Gunter Demnig per depositare, nel tessuto urbanistico e sociale delle città europee, una memoria diffusa dei cittadini deportati nei campi di sterminio nazisti. Pietra d’inciampo riporta a casa persone che tra mille sofferenze morirono lontano, private della loro identità, ridotte a numeri, che spesso non ebbero neppure una tomba. Tutte le idee espresse, i dati, le informazioni contenuti in questo sito sono frutto di un lavoro di indagine storica che Proedi conduce dal 1995, spesso in collaborazione con le più accreditate istituzioni per la memoria. Solamente all’inizio del 2010, sono state messe fuori dal portone di casa dei deportati 22.000 pietre d’inciampo. 2 Cos’è una “Pietra d’Inciampo” ? Una iniziativa senza precedenti, che ha superato presto i confini della Germania in virtù della sua originale funzione di stimolo alla coscienza collettiva in molti Paesi europei. In Italia, le prime Pietre d’Inciampo furono posate a Roma nel 2010 e attualmente se ne trovano a Bolzano, Brescia, Genova, Chieti, Gorizia, L’Aquila, Livorno, Meina, Merano, Milano, Novara, Ostuni, Prato, Premolo, Ravenna, Reggio Emilia, Siena, Stresa, Teramo, Torino, Venezia, Viterbo.